Massiccia presenza di imprese, differenti strumenti per la creazione di contenuti, maggiore utilizzo da parte di dirigenti aziendali: per queste ed altre ragioni LinkedIn è sicuramente il social più adatto per il marketing B2B. Occorrono, per cominciare, un profilo completo e un’immagine associata
Spesso Facebook e Instagram sono considerati come i Social Media più importanti per raggiungere i consumatori finali. Invece, nel mondo del lavoro e dei professionisti, il social più adatto, a dette degli addetti ai lavori, è LinkedIn. Si può affermare che LinkedIn sia il social creato apposta per le aziende, tra cui le più importanti a livello mondiale.
In particolare, tale piattaforma si presta bene per il marketing B2B. Questo perché è il social con il numero più elevato di aziende presenti, e quindi con la maggiore quantità di professionisti che vi lavorano. Ciò permette di creare più agevolmente un contatto con loro.
Il B2B per definizione è la vendita di beni e servizi da un’azienda nei confronti di un’altra.
Nel marketing B2B i contenuti sono maggiormente informativi e il modo di comunicare deve essere assai professionale poiché ci si rivolge ad altre imprese con interessi specifici. I contenuti sono quindi rivolti ad un pubblico di pochi e non alle masse, a differenza che nel B2C.
Nel B2B si impiegano le ultime tecnologie per provare a colpire la propria clientela, poiché per via del web le aziende sono sempre più informate e bisognose di contatti professionali profilati per vendere o sfruttare i relativi servizi.
Dal punto di vista dei contenuti, LinkedIn propone moltissime soluzioni mettendo a disposizione messaggi brevi oppure veri e propri articoli informativi. Inoltre rappresenta uno dei canali principali tramite cui si atterra sul sito web di un’impresa.
In tale social sono molto attive le figure di spicco delle aziende, ossia coloro che prendono decisioni. Per questo è considerato un ottimo strumento per la lead generation B2B, vale a dire la generazione di nuovi clienti per la propria impresa.
Addirittura, secondo uno studio effettuato da LinkedIn stesso, il 91% dei dirigenti aziendali ha dichiarato di considerare questo social la fonte principale per reperire contatti professionali di alta qualità.
LinkedIn, con 500 milioni di utenti iscritti, risulta uno dei bacini d’utenza digitali più ampi che esistano.
La strategia per generare lead B2B deve coprire svariati aspetti. Prima di tutto va curato il profilo personale, perché è intorno a questo che ruota tutto il meccanismo di Lead Generation. Prima dell’azienda, si contatta direttamente il suo dirigente/dipendente. All’interno del proprio profilo personale ci sono molte funzioni, alcune più semplici ma di alto interesse (ad esempio l’inserimento del proprio CV), altre più complesse (come la conferma delle competenze da parte di altri utenti).
All’interno del proprio profilo, è importante anche il valore delle 2 immagini immediatamente visibili, ovvero la copertina e la foto personale: la prima deve essere professionale e in linea col settore di riferimento; la seconda deve seguire alcuni criteri di dress-code e linguaggio del corpo.
Nella realtà, Linkedin ha anche diverse funzioni (Premium e Sales Navigator) a pagamento, dove è possibile affinare la ricerca di contatti professionali e sfruttare strumenti che promettono di essere molto più potenti.
Infine le pagine aziendali che, pur non costituendo il Core del funzionamento di Linkedin, offrono comunque un biglietto da visita di cui tener sempre conto.